La nostra storia all’interno dell’Istituto  G. Falusi

La nostra storia all’interno dell’Istituto  G. Falusi

Marina Di Levante di Follonica

La sensibilità verso le fasce più deboli della società, ha determinato fin dalla nascita delle Associazioni, una implicazione attiva dei soci nelle Strutture del territorio, partendo dalla convinzione che il volontariato è un percorso di crescita per tutti e un valore aggiunto alle attività che gli Enti ed i Servizi già svolgono.

Dall’anno 1999 una volontaria di I.P.F. onlus ha iniziato presso il G. Falusi di Follonica, un’attività di affiancamento agli ospiti, durante la somministrazione del pranzo. Tale azione si è protratta in modo continuativo, due volte alla settimana, per nove anni e, oltre alla pratica assistenza, ha permesso l’instaurarsi di rapporti stabili di conoscenza e fiducia con ospiti, familiari e operatori.

Dal 2004, per circa quattro anni, due socie I.P.F.,  svolgendo attività di volontariato durante la somministrazione dei pasti e di affiancamento alla persona, con cadenza settimanale.

Nel 2003, l’ Associazione di Volontariato I.P.F.onlus ha realizzato nei locali dell’Istituto, un laboratorio artistico a cadenza settimanale, per 12 mesi. Gli ospiti sono stati coinvolti nella realizzazione di oggetti creativi e addobbi natalizi, utilizzando materiali di recupero e la tecnica del decoupage. Obiettivo principale della proposta è stato il valorizzare capacità e interessi personali, sviluppando la creatività di ogni singola persona. Il laboratorio è stato realizzato nel rispetto dei tempi degli anziani, in un contesto intimo e tranquillo, in cui il fare, l’ascoltarsi e il condividere hanno dato vita ad una esperienza preziosa per tutti. Gli oggetti realizzati hanno fatto parte del “mercatino di Natale” realizzato all’interno dell’Istituto.

Nel dicembre 2007, l’Associazione AMAN ha ricevuto dall’Istituto G. Falusi una gradita targa di riconoscimento per la costante attività di volontariato, svolta all’interno dell’Istituto.

Nel novembre 2011 una socia I.P.F., ha ripreso presso L’Istituto, un’attività di affiancamento alla persona, per due giorni alla settimana, tuttora in essere. Tale attività, in stretta collaborazione con l’animatrice della RSA, si è trasformata negli anni, a seconda delle necessità degli ospiti ed ha previsto la partecipazione della volontaria alle varie attività e routines della Struttura, accompagnamento degli ospiti durante le passeggiate, momenti individualizzati di ascolto e sostegno anche per i nuovi arrivati, proposte di lettura e scrittura di gruppo, letture individualizzate per ospiti in stato di immobilità, partecipazione ad eventi aperti ai familiari e alla cittadinanza..

Dal 2011 al 2015, la socia I.P.F. realizza il laboratorio di lettura “Non si butta via niente!”, il lunedì pomeriggio, dalle ore 15,30 alle ore 17,00, rivolto a piccoli gruppi di ospiti residenziali della RSA e del diurno. Dalla lettura di semplici storie, ambientate all’inizio del 900, con il supporto di numerose immagini, si è cercato di stimolare la comunicazione verbale, l’emergere del ricordo di momenti di vita vissuta e la condivisione dell’esperienza.

Dal 2015 al 2017,  affiancamento all’educatrice della RSA durante lo svolgimento dei Laboratori Cognitivi, anche attraverso la raccolta di proverbi popolari e indovinelli usati per le attività.

Nel febbraio 2017, un volontario AMAN ha chiesto di poter mettere a disposizione degli ospiti il proprio telaio e le sue conoscenze, l’attività è stata strutturata con incontri settimanali che hanno portato alla realizzazione di un primo tappeto da parete. L’uso di questo antico strumento ha suscitato interesse da parte di alcuni ospiti, in particolare uomini e dal mese di ottobre 2017, il laboratorio di telaio è stato nuovamente inserito nella programmazione settimanale delle attività ed è ancora in fase di svolgimento.

Parallelamente a questa attività, la volontaria I.P.F., ha affiancato l’educatrice della RSA in un importante lavoro di raccolta di racconti evocati dall’uso del telaio. Alla rielaborazione verbale, si sono aggiunti i ricordi personali degli ospiti e sono nati racconti biografici scritti, relativi alla tosa delle pecore, alla raccolta della lana, al lavaggio, alla filatura e cardatura, all’uso del fuso e della rocca…momenti di vita vissuta che l’uso del telaio ha fatto riemergere e che possono essere tramandati.

Il gruppo musicale AMAN, nel corso degli anni, ha più volte accolto l’invito dei responsabili della Struttura, allietando eventi e feste a tema, con il coinvolgimento attivo di ospiti, familiari e operatori. Nel 2013 si è verificata una particolare esperienza di creazione di un piccolo coro all’interno del Falusi. In occasione dello spettacolo natalizio, il Coro Aman e gli anziani hanno cantato insieme i pezzi preparati.

Il 2 dicembre 2017, il Coro Over 50 ”Liberi di stonare”, accompagnato dal volontario Aman, ha proposto canti natalizi in occasione dell’apertura del programma di dicembre 2017.